CHI E' SATANA?


A cura di Gianluca Franzé


Quando andiamo con la mente a Satana, spesso si crea in noi un rimando ad un essere con corna e coda, rosso paonazzo, con zoccoli e forcone; ma questi sono simboli che trasmettevano delle ipotetiche qualità in passato, mentre ora lasciano ridicolmente un senso erroneo ad una figura ben differente.

Un fatto importante da considerare è che in diverse circostanze Satana viene chiamato Lucifero, dall'ebraico Heilel, cioè "portatore di luce".  Data la sua prima natura come creatura celeste creata da Dio e il nome come qualità dell'intenzione della creazione stessa, prefiggeva in lui il senso di trasmettitore di luce divina ed uno scopo legato al suo nome. 

Ciò non sta a significare che Satana sia portatore di qualche tipo di luce ancora oggi.

Quando Lucifero fu creato da Dio, secondo il concetto divino impartito alla filosofia ebraica antica, cioè che ogni nome è una sorta di aggettivo qualificativo del soggetto stesso, l'essere portatore di luce ne faceva una qualità della sua natura. Lucifero fu chiamato "portatore di luce" in quanto era designato da Dio per quello specifico scopo. Dobbiamo ricordarci che quando parliamo di Lucifero non ci riferiamo ad un vero e proprio Angelo, ma ad un essere celeste differente.

La Parola di Dio ci dice che Lucifero si trovava in Eden (sia che vogliamo intenderlo come il giardino del principio dei tempi, oppure la sua radice che rimanda al Paradiso di Dio) e non solo era coperto di pietre preziose, ma che nel giorno che fu creato da Dio, gli furono costruiti ogni sorta di flauti e tamburi per onorarlo (Ezechiele 28:13). La palese peculiarità di un angelo è essere appunto "Anghelos", cioè "messaggero di Dio", infatti noi possiamo notare che ogni volta che un personaggio biblico incontrava un angelo, esso gli portava un messaggio divino. Lucifero invece era un Cherubino, dall'ebraico Kerubhim affine al verbo accado Karabu cioè "pregare". I cherubini sono quegli esseri celesti disposti alla protezione ed intercessione verso Dio, come riportato nel brano di Ezechiele riferito a Lucifero: «Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore.» (Ezechiele 28:14). I cherubini erano stati assegnati alla protezione del giardino di Eden dopo che Adamo ed Eva furono stati cacciati via (da qui si potrebbe anche speculare sul fatto che un ipotetico Cherubino a protezione di Eden, sia diventato il tentatore), erano raffigurati sul coperchio dell'Arca dell'Alleanza con le loro ali distese in segno di protezione. 

Lucifero era un Cherubino, dopo la caduta morale e fisica divenne qualcosa di diverso.

D'allora fino ad oggi è divenuto Satan, tale nome significa l'oppositore, il nemico della santità di Dio e degli uomini creati a Sua immagine.

Definendo Satana come portatore di luce si commette un errore grossolano, perché quando era Lucifero come disposto da Dio, poteva portare la luce divina, cioè uno specchio della luce di vita che procede da Dio verso gli uomini, in grado di ricordare all'intera società che riesce a guardare verso tale bagliore, di quale natura è fatta nel più profondo retaggio interiore e spesso totalmente dimenticato.

Ma ad oggi Satana non è portatore di alcuna luce, questo in virtù della scelta di allontanarsi dal proposito divino, scegliendo di nutrire la sua nuova natura di tenebre e perversione. La luce nera di cui si fa vanto con il suo regno, non è altro che la conoscenza del male, una scorciatoia spirituale carica di promesse senza alcun compimento.

SATANISMO SOCIALE

L'adorazione di Satana ha sempre tenuto una base di reale antagonismo del soggetto dedito a tale divinazione, nei confronti di tutto ciò che è buono e naturale per l'uomo. Il culto satanico ha come peculiarità il senso ribelle contro qualsivoglia perbenismo e ideale cristiano e non, ribellione che lo accomuna con l'epicentro di tale culto. Satana ha voluto innalzarsi fino a prendere il posto di Dio (Isaia 14:13). Così offre all'uomo di potere divenire come Dio anche se conosce già l'impossibilità di tale obbiettivo, pagato duramente sulla sua stessa pelle.  

Nessun satanista del passato si sarebbe preso la briga di cercare di spiegare alla società, che il culto del Diavolo non è mai stato compreso dall'uomo cristianizzato dalla cultura nazionale e che il vero bene risiede in tale culto e non nella religione giudeo-cristiana. 

Oggi i tempi sono molto cambiati.

Nel "neo-satanismo", il concetto satanista teista include quasi sempre l'aggiunta delle divinazioni pagane di un tempo ed è usanza comune ormai reinterpretare il concetto biblico di Satana. A dimostrazione di questo ci sono ad esempio ordini occulti (anche in Italia) che rigettando il concetto biblico di Satana, lo interpretano differentemente partendo dall'utilizzo del nome di Samael, divenendo così una setta samaelita. Allo stesso modo troviamo i Luciferiani che riconoscono in Satana la vecchia natura di Lucifero.

Cosa succede se informiamo la società che Satana non è mai stato ciò che la Bibbia ha fatto credere per millenni?

Questa scuola di pensiero cerca di convincere l'individuo, che la Bibbia ha raccontato di un Satana diverso, cattivo, ribelle e immorale; nemico del buono e della natura umana, solo per gettare infamia su di un soggetto completamente differente. Così va avanti nel discorso dicendo che se al germoglio del male la Bibbia avesse dato un altro nome, noi avremmo odiato e riconosciuto come padre dell'errore quest'altro soggetto. Tutto il discorso tende a dimostrare che gli autori biblici e Dio stesso, hanno cercato da sempre di nascondere la vera verità e la bontà del culto satanico, con una letteratura e una tradizione intesa a glorificare il Dio sbagliato, a discapito del vero dio dimenticato.

Da qui parte anche la speculazione del senso dei culti politeisti come antecedenti il culto monoteista, questione mai dimostrata, se non esattamente al contrario se ci rendiamo conto che Dio creò l'uomo (Genesi 1:26/28) e il progetto universale era la vita su questo pianeta nella gloria di un rapporto aperto con il proprio creatore.

UN'IDEA MALRIPOSTA

Altro fatto importante poi, è la questione dell'evidenza di ciò che è buono e di ciò che è malvagio. 

Sostanzialmente, se Satana fosse realmente un essere benigno, anche il suo culto, i suoi simboli e ogni cosa che lo riguarda esprimerebbe tale qualità. Ma a detta dei seguaci di tale culto, trovano in Satana verità, benevolenza, cura per l'uomo e addirittura amore, tutte qualità ed azioni che vengono tradite dalle stesse immagini evidenti.

Se un satanista dice di trovare pace nell'osservare un'immagine densa di tenebre, d'orrore, fatta di lunghi corridoi arrugginiti e creature raccapriccianti, ciò non significa che dia pace all'uomo naturale. Un conto è apprezzare la trama di un film dell'orrore, provare piacere davanti alle grafiche eccellenti di alcuni videogames con presenza di mostri o simili; un'altra cosa e riconoscere in un ambiente cupo e macabro un senso di pace. Questo è piuttosto (parlo per esperienza), un senso di affinità tra lo spirito che sospinge tale individuo nei meandri delle tenebre e l'individuo soggetto a tale influenza, ma dolore, malinconia, orrore, perversione e sentimenti simili non vengono da un essere benevolo.

La Bibbia descrive Satana per ciò che è, anzi, se non fosse per la Bibbia non avremmo mai saputo chi è. Questo in particolare per la sua natura da bugiardo e padre della menzogna (V. Giovanni 8:44). 

Essere vittima di un pensiero come quello descritto prima, in cui si è convinti che Satana sia buono (il nome Satan stesso lo tradisce), che il culto satanico di per sé sia la buona strada da percorrere per l'uomo, anche se fatta di magia, stregoneria, sentieri spirituali e ritualistiche piuttosto discutibili, mostra come chi si lega al culto satanico e ai demoni di qualunque tipo essi siano, guadagna una mente ottenebrata (Efesini 4:18 - Romani 1:21) incapace di relazionarsi con l'evidenza di ciò che è maligno.

In poche parole, chi è Satana?

Satana nasce come creatura di Dio chiamata Lucifero, onorata e con un ruolo molto importante davanti al Dio creatore dei cieli, della terra e dell'intero universo, degli animali, dell'uomo e degli angeli (Genesi 1/2/3).

Perverte il suo cuore desiderando di elevarsi all'altezza di Dio (Isaia 14:12/15) e questo fattore è la chiave della sua caduta, fisica e morale. Pervertendo il suo cuore si riempì di peccato e per tale abominio nei confronti di Dio, venne cacciato via dai luoghi celesti appartenenti al regno di Dio.

Ecco che Lucifero perde il suo nome e il suo scopo, guadagnando il nome di Satan e lo scopo di oppositore. Come essere caduto (Nephilim) si approccia all'essere umano (Genesi 3:1-7) in quanto creatura di Dio, creazione a Sua immagine (Genesi 1:27), soggetto debole da poter colpire direttamente per colpire indirettamente Dio (dato l'amore di Dio per le sue creature).

Satana, caduto dalla condizione gloriosa di Cherubino scelto, nutre risentimento e perversione morale. Così offre all'uomo, con l'aiuto dei suoi sottoposti cioè gli spiriti immondi, demoni di qualsiasi grado, fra tutti il più influente spirito di stregoneria e lussuria, Lilith, dei nuovi percorsi spirituali e fra tutti la via di mano sinistra. Così da illudere l'uomo di poter procedere dalla propria condizione terrena ad una gloriosa ed eterna, attraverso tutte le strade che si allontanano da Dio, in particolare dalla grazia di Cristo e la croce, così da portare in perdizione l'essere umano corrotto da quella che non è altro che una falsa scorciatoia spirituale.

SATANA OGGI 

Satana oggi offre una via attraverso l'occultismo e la conoscenza occulta (vedi LE RADICI DELL'OCCULTO), a tutti coloro che si allontanano dal senso reale della ricongiunzione a Dio, alimentati dalla scelta di perseverare nelle vie del peccato, così da ricercare nelle tenebre una risposta alla propria salvezza ed eternità. Bisogna ammettere che tali promesse e prospettive non avranno mai alcun compimento, ma anzi, lasceranno che la voragine della separazione da Dio aumenti fino al punto di non ritorno, la morte prima spirituale e in fine la separazione eterna attraverso la morte materiale.  

La buona notizia è che ciò che ha battuto un tempo Satana per mezzo della croce, il sacrificio per eccellenza, l'opera di Gesù Cristo, toglie a lui ogni autorità dalle nostre vite come Gesù tolse l'autorità a Satana sul mondo per mezzo del Suo sacrificio (Colossesi 2:15). Gesù porta un Regno tangibile, reale e che avrà il suo massimo compimento con il giudizio di Dio sul mondo e la nuova Gerusalemme fatta di una nuova natura in Cristo, per mezzo della fede in Gesù e il suo sacrificio. 

In tutto ciò, Satana ha un ruolo e un esito ben precisi!

Già consapevole del giudizio su di lui decretato, cioè l'eternità confinata nello stagno di fuoco in punizione eterna (Apocalisse 20:9-15), scende sul mondo e sugli uomini con efferata violenza (Apocalisse 12:12), inventando dottrine e culti sempre più variopinti, con l'unico scopo di traviare il cuore dell'uomo per portarlo in rovina, unica vendetta da lui attuabile contro Dio.
 

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