A cura di Gianluca Franzé

Un percorso verso la luce

Se credi che attraverso le tenebre non si possa trovare più luce, se pensi che toccare il fondo sia unicamente un percorso verso il basso senza possibilità di un vero cambiamento; se sei convinto che le tenebre siano l'unico modo di vivere una spiritualità attiva, reale e stimolante, mi sento in dovere di dirti che HAI TORTO!

Di seguito troverai alcune testimonianze di persone che hanno pensato proprio in questo modo. Sono state schiave di un sistema che teneva legata la propria persona in culti che, in fondo possiamo dire con certezza, non danno assolutamente ciò che promettono. Persone, me compreso, che hanno cercato con tutte le proprie forze delle risposte e la verità attraverso l'occultismo, l'esoterismo e il misticismo potranno parlarti del cambiamento reale che ha sconvolto la loro esistenza.

L'unica risposta reale l'hanno ottenuta solo nell'incontro della vera verità, intramontabile e vivida! L'unica persona che è capace di trarre fuori dalla fossa, proprio lì dove stiamo morendo.

Lui è Dio, nella persona di Yeshua, Gesù!

LUCA SIDOTI PINTO

                                                Dal servizio a satana, alla vera luce.

La storia del mio percorso nasce dalla mia infanzia. Ho frequentato il catechismo, era una cosa che da bambino mi piaceva molto. Partecipavo alle lezioni con gli altri ragazzini, leggevo i libricini che mi davano e mi appassionavo. Purtroppo però poi crescendo, iniziarono a sorgermi delle domande. Io ero un bambino abbastanza introverso, non timido, ma molto riflessivo. Tant'è comunque che tutte le curiosità che mi venivano in mente, io cercavo di esternarle con delle domande alle catechiste, che non hanno quasi mai soddisfatto le mie curiosità. Sono stato sbattuto fuori spesso e volentieri durante la lezione di catechesi semplicemente perché ponevo delle domande. Sta di fatto che un po' per la delusione di non trovare le risposte alle domande, un po' perché vedevo delle cose che non mi tornavano rispetto al messaggio Biblico; un po' perché vivevo in una zona malfamata di Torino, dove erano da poco arrivati i magrebini che si malmenavano per strada, si massacravano a mano armata e sono stato testimone di feroci violenze, unito a diversi trascorsi che mi segnarono in senso negativo già da bambino, mi ero fatto un'idea tutta mia su Dio.

Durante una notte di fine estate, mi trovavo in Puglia dai miei nonni, loro avevano un caseggiato su due piani e quando si andava in vacanza, io tendevo a stare al piano di sopra. Avevo il mio spazio, c'era un divano-letto e un televisore, così potevo passare serenamente quei tre mesi di vacanza. Una notte, non ricordo precisamente cosa fosse successo prima che io andassi a dormire, ma ero davvero frustrato. Piansi, ero combattutissimo e arrabbiato. Arrabbiato molto con me stesso perché mi ritenevo un povero illuso. A un certo punto di quella notte, ho trasformato questa rabbia verso me stesso in una rabbia verso il Dio. Mi ricordo che ho iniziato a parlare fra me e me e a dire al Signore che ero stufo! Ero stufo di vedere un sacco di cose che non mi andavano bene, ero stufo di non vedere un suo intervento, ero stufo di tutta una serie di cose e a voce alta mi sono chiesto: «Se davvero esisti, manifestati con qualcosa di tangibile. Perché se no, io non credo in Te

Feci questa dichiarazione fra me e me, era un momento di crisi che stavo vivendo. Questa cosa fu probabilmente il momento di forte debolezza che ha potuto utilizzare Satana e in quel momento pur essendo un ragazzino, mi venne in mente il pensiero: «Se invece ci fosse un Diavolo a cui potersi affidare? A cui poter chiedere le cose che Dio non mi da». Da ragazzino, vedevo l'ipotetico rapporto con Dio come possedere la lampada di Aladino, la sfreghi, chiedi qualcosa e il genio assolve la richiesta. Insomma, neanche il tempo di avere questo pensiero e in quella camera sentivo già che c'era qualcosa di diverso da prima. 

Da una parte ero intimorito, dall'altra ero completamente affascinato. Ho detto «Caspita, ma qualcuno ha sentito cos'ho pensato. Quindi questo qualcuno esiste. No come Dio, che non mi risponde.» Un pensiero terribile. Dopo poco in quella stanza, iniziai a sentire la forte presenza di qualcuno. Ovviamente a vista d'occhio non c'era nessuno. Io ero da solo, ero sul letto. Mi sentivo però come quando ti senti osservato da qualcuno, ma ti guardi intorno e non c'è nessuno e sentivo fortemente una presenza in quella stanza. Mi sono sdraiato sul letto cercando di auto-convincermi dicendo «No, è tutta suggestione. Sei un ragazzino spaventato. Ti sei spaventato da solo e adesso ne paghi le conseguenze». Era una reazione impulsiva. Mentre stavo trovando la serenità e tranquillità li sdraiato, vigile e sveglio, vidi il fianco del letto dove giacevo sprofondare sotto il peso di qualcuno, come se questo qualcuno mi si stesse sdraiando accanto. Sono sobbalzato per lo spavento e sono andato dall'altra parte della stanza, terrorizzato. 

Lentamente questo terrore si affievolì, perché vedevo che non succedeva niente di male. Quindi ho pensato che questa presenza si volesse relazionare con me, che io mi rendessi conto che c'era, senza farmi nulla di male. L'ennesima illusione in cui stavo finendo vittima. Presi coraggio e tornai nuovamente nel mio letto e pensai che due fossero le cose: o veramente stavo andando fuori di testa e mi stavo condizionando da solo in una maniera incredibile, oppure dovevo capire quello che stava accadendo. Vuoi o non vuoi ero pur sempre un ragazzino, era notte fonda e quello che accadeva mi stava spaventando non poco. Quindi decisi che avrei dovuto dormire e l'indomani ci avrei ripensato. Come fanno in tanti in queste occasioni, presi le lenzuola e le tirai fin sopra la testa scivolandoci sotto, come se quel lenzuolo fosse il mantello di Superman e mi preservasse da chissà quali episodi che potevano accadere. Nell'arco di un paio di minuti mentre ero ancora sveglio e continuavo a sentire quella forte presenza nella stanza, non riuscivo a distogliere l'attenzione dalla questione, quindi sempre sotto le lenzuola provai a chiudere gli occhi cercando di addormentarmi. Avrei voluto distaccarmi dalla situazione in cui mi ero infilato.

Una volta chiusi gli occhi ho sentito un respiro sul mio volto e in quel momento il terrore è salito a mille e sono saltato giù dal letto, finendo per andare a chiudermi in bagno, sotto la tazza del water finendo per passare lì tutta la notte fino al mattino dopo. Ero completamente nel terrore. Questo primo episodio mi segnò profondamente, perché io da quel momento, forse come autodifesa, non lo so, decisi che non avrei fatto più niente che avesse dato alcun credito a Dio, alle divinità, alla religione e la chiesa. È stato il momento in cui io sono passato dall'essere fin troppo curioso e cercare di capire e comprendere Dio, a diventare completamente Ateo.

Sono diventato Ateo, materialista, non volevo sentire parlare di Dio, di religione, nessuna di quelle cose che secondo me non rappresentavano alcunché, anche se avevo vissuto un'esperienza di questo tipo. Probabilmente è stata una fuga dalla realtà, una reazione a quell'esperienza.

Altri episodi si sono verificati nell'arco del tempo. Ho visto amici levitare, ho visto persone parlare in lingue sconosciute, non come avviene alle volte nelle chiese evangeliche pentecostali dove c'è chi si esprime in lingue, ma qualcosa di spaventoso.

Sono poi passati degli anni e crescendo ho iniziato a studiare tutte le religioni, quasi come accostandomi ad un fenomeno sociologico. Casa mia era praticamente dedicata a contenere un'enormità di libri riguardanti religione, spiritualità, occultismo, esoterismo, massoneria e chi più ne ha più ne metta. Avevo iniziato a maturare interesse verso tutta questa tematica. Così che mi ero creato una certa conoscenza in merito. Iniziai così a conoscere altre persone, a condividere le idee maturate con qualcun'altro che aveva le mie stesse passioni, le stesse idee, quindi cominciai a sentire parlare delle sette. Queste sette sono piene di leader che fanno fare le cose peggiori alle loro vittime.

Ricordo di aver vissuto la notizia dell'emblematica situazione di Charles Manson, io a quei tempi l'avevo vissuta in una maniera diametralmente opposta a quella della maggior parte delle persone comuni. Secondo me era un genio! Era un uomo che era riuscito a manipolare la mente di tutta quella gente, senza doverli costringere a fare nulla. Ero arrabbiato perché l'avevano messo in galera! Io tifavo per lui. Perché comunque ero attratto da questo discorso del "divide et impera", lo facevano in ambiti massonici. Ero parecchio attratto dal discorso di poter controllare, manipolare gli altri. Manipolare e controllare la mente altrui. Così, tra i vari incontri e contatti e maturando queste tipologie di idee, ero convinto nell'ottica di non affiliarmi a nessuna associazione o setta per non finire alla stregua di qualcuno che in fine controllasse me. Ma io volevo avere l'opportunità di fare qualcosa di diretto e reale. Perciò iniziai a parlare con persone che avevano imbastito in prima persona un discorso di questo genere, che avevano esperienze con delle entità. Di entità in entità, quando poi andavi a snocciolare la cosa, in fondo c'era sempre Satana. Quindi tornavo direttamente alla vecchia esperienza fatta quand'ero bambino. Mi chiesi: «Vuoi vedere che io devo avere infine a che fare con Satana? Forse da bambino ho ricevuto una chiamata

Per cui ho iniziato a mettermi in contatto con il ministero delle "Joy of Satan" americana, prima con delle mail, poi il sito creò una pagina tradotta in italiano, quindi utilizzai internet tantissimo perché attraverso il sito si poteva innanzitutto comprendere quella che loro definiscono la vera storia dell'umanità. Questa vera storia, secondo i satanisti spirituali, arriva da i libri di Zacharia Sitchin. Noi quindi saremmo la creazione degli Anunnaki, quelli che Sitchin stesso chiamava "coloro che dal cielo scesero sulla terra", traduzione bislacca perché Anunnaki non significa questo. Però tutto il mondo era convinto che quello che Sitchin diceva fosse vero, per cui anche noi che lo studiavamo eravamo convinti di questo. Eravamo tutti convinti che le divinità originali erano appunto questi esseri discesi sulla terra, in Sumeria, che rispondesse a quella parte che secondo la Bibbia sarebbe l'Eden. Quindi cerano alcune attinenze bibliche che questo dio, per aiutare questi Anunnaki sbarcati dal pianeta Nibiru sulla terra, in cerca della polvere d'oro che serviva al dio Enki per sollevare gli Igigi, cioè gli annunaki dello strato medio-basso della loro società, crearono uno schiavo che avrebbe lavorato per loro, cioè l'uomo.

Quindi c'era una base storica a questa storia del satanismo, non era una cosa campata per aria. Mi resi conto che quella verità non me l'aveva raccontata nessuno, come mai nessuno parla di questo Sitchin? Poi Sitchin fece, secondo me, un'operazione geniale. Pubblicò un libro chiamato "IL LIBRO PERDUTO DEL DIO ENKI", dove Enki sarebbe Satana secondo la traduzione dal Sumero En-Ki che vorrebbe dire "signore della terra", uno dei tanti soprannomi per definire il Satana biblico. Questo libro, per come veniva presentato da Sitchin a quei tempi, sarebbe stato una testimonianza dello scriba di Enki. Praticamente lo scriba di questo dio Enki, Satana, avrebbe scritto tutto ciò che questo Enki gli avrebbe dettato. Quindi per noi che stavamo iniziando un percorso di crescita spirituale nell'ambito di questa visione satanista, ci sembrò di avere un libro sacro trascritto direttamente da una persona sotto dettatura, da quello che era il nostro dio, Satana. Il libro andò a ruba in pochissimo tempo e finirono le copie. In Italia, mi ricordo che aspettavamo la traduzione che non arrivava mai, prendevamo quindi da alcuni siti che trattavano di satanismo spirituale, quello che veniva chiamato allora "Enkismo", cercando di imparare nozioni su nozioni e cercare di capire cosa Satana aveva dato come eredità spirituale alla sua creatura umana. Ad oggi quel libro è tradotto e lo si può trovare ovunque, probabilmente anche scaricabile in pdf gratuito sul web.

Da notare che ad oggi, troviamo una piccola parte scritta nella prefazione, giusto due o tre righe che affermano che tutto ciò che è riportato nel libro è frutto della fantasia dell'autore. Questo all'ora non si sapeva, tutt'altro, per poter vendere il libro fu spacciato come qualcosa di assolutamente autentico, quindi immaginatevi cosa poteva far scaturire nella mente di chi lo andava a leggere con queste premesse. 

Comunque, io spiritualmente incominciai a crescere. Su questi siti, sul sito di "Joy of Satan", c'è un percorso che porta all'opera maggiore, dove l'uomo che appoggia il satanismo e che inizia a praticarlo da religioso satanista spirituale, ha un obbiettivo: diventare dio! Diventare egli stesso un dio! Che poi è un po' il messaggio satanico per antonomasia. Questo percorso lo si fa avendo conoscenza della propria storia, lo si fa iniziando a praticare delle cose nella quotidianità. Ad esempio facendo meditazione, quindi ci sono un sacco di estratti dall'induismo e ha un suo parallelo delle divinità Hindù. Si riconoscono quelle stesse divinità originali con nomi differenti, cambiano solo i nomi ma il messaggio è il medesimo. La meditazione aiuta a crescere, controllare l'energia è un altro percorso da fare quotidianamente o settimanalmente.

Poi iniziai ad esempio a fare degli esperimenti per controllare il fuoco e riuscire a giocare con le fiamme, lo facevo con le candele, piuttosto di fare esperimenti per spostare gli oggetti. La cosa che mi affascinava di più in assoluto, era controllare il pensiero o veicolare il linguaggio; cioè comunicare senza aver bisogno di parlare, semplicemente utilizzando il pensiero. Queste sono tutte cose che dette così sembrano cose bizzarre appartenenti a gente che pratica il satanismo, ma il vero pericolo, la cosa che davvero bisogna focalizzare, è che tutte queste cose esistono e si possono fare. Questo è il vero pericolo, perché se uno si fa affascinare dal fare queste cose come è successo a me, finisce per sprofondare in quel mondo. Fare queste cose ti può piacere e quando comprendi che hai la capacità di fare determinate cose, senti di avere dei poteri che gli altri non hanno, appari a te stesso superiore. Più ti elevi, più consideri gli altri delle nullità. Questo distacco è già settarismo, perché ti senti parte di tutto ciò che è la tua setta dove il guru è Satana e i membri sono persone che come te, hanno iniziato un percorso per elevarsi.

Mentre si fa questo percorso ci sono delle cose che accadono, anche a livello personale, e l'ego che è il nostro primo Satana che portiamo dentro di noi, è la cosa con cui dobbiamo combattere per tutta la vita. L'ego di una persona lo può far sentire un dio sceso in terra. Ti può far provare sentimenti forti verso gli altri e su te stesso. La smania di voler possedere, avere, crescere da un punto di vista numerico e non qualitativo. Tutto ciò è fomentato da quel tipo di percorso satanico che ti cambia dentro. Proprio come nel cristianesimo lo Spirito Santo ti cambia internamente e in relazione a chi è il tuo prossimo, così questo percorso ti cambia internamente e in relazione agli altri, ma in senso opposto. Sono stato testimone e facitore di svariati episodi di attività spirituali che mi facevano crescere in orgoglio. La cosa che ci tengo a dirvi è che i demoni e Satana stesso esistono, sono tangibili! Io li ho guardati in faccia. Semplicemente non possiedono un corpo fisico, sono energia, una sorta di energia sulfurea. Ogni persona che si immette in questo canale legato al satanismo spirituale, ha un demone guardiano. Quello che per alcuni viene inteso come l'angelo custode, nel satanismo è il demone guardiano. Il mio demone guardiano l'ho guardato negli occhi, era Sorath, lo stesso demone guardiano di Adolf Hitler. Immaginate voi a livello energetico cosa ti può dare, ma anche cosa ti può togliere e quanto ti può contrastare nel momento in cui decidi di avere dei ripensamenti, farti delle domande o ti distacchi da quel mondo.

Cominciai ad avere titubanze iniziando a riflettere su quello che stavo facendo. Ho portato avanti per tre volte quello che in molti chiamano "malocchio", vere e proprie maledizioni su delle persone e solo Cristo sa quanto mi sono pentito. È giusto capire cosa subisce chi è vittima dei guru e dei soprusi. Quando una persona prende consapevolezza del male che ha fatto agli altri, fa male.

E in questo male c'è la benedizione, perché ti rendi conto che Cristo si sta avvicinando a te, facendoti capire che non è giusta quella via. Anche se quello che stai facendo ti da a livello materiale quello che molti uomini vogliono e ambiscono, soldi, successo, piacere agli altri, avere molti amici, avere tanti partner, un buon lavoro ben remunerato; tutte queste cose non sono assolutamente nulla se l'anima la stai perdendo. Il Signore non si è presentato a me da un giorno all'altro, non è arrivato sfondando la porta a spallate dicendomi: «Vieni con me!».

Il Signore si è presentato nella mia vita, piano piano, a piccoli passi, con garbo. Io lo sentivo arrivare, come a scandirne i passi mentre mi si avvicinava e più Lui si avvicinava, più io mi allontanavo da quella che era la realtà che vivevo, più mi allontanavo dalle persone che frequentavo. Quando realizzai cosa mi stava accadendo, quando cominciai a capire come mai c'era una sana sofferenza nel comprendere tutti gli sbagli fatti e nel capire tutto il male causato agli altri, fui protagonista di un susseguirsi di avvenimenti che mi accaddero che era evidente fossero sotto una regia. Satana si stava scagliando contro la mia persona, perché io me ne stavo allontanando. Nel momento che non ho più dato la mia disponibilità da "porta borse", ma ho cominciato a fare un percorso diverso distaccandomi da lui, è iniziato ad accadere di tutto e di più. Prima di tutto dentro di me, il combattimento più grande è stato quello interiore, un percorso conflittuale.

Il percorso che si allontana dall'adorare e servire satana e si avvicina al Signore Gesù è tutt'altro che un percorso senza lotta o facile, ma quando ti rendi conto che sei sulla strada giusta, che il Signore ti ha preso per mano e ti conduce, ti lasci condurre da Lui e questo non è solo un percorso fattibile, ma un percorso meraviglioso. Quando decisi di battezzarmi, i mesi prima di quest'evento avevo paura. Mi dissi: «Se io mi battezzo, i demoni e Satana chissà cosa combineranno! A me, alla mia famiglia e ai miei cari».

Questo solo perché non avevo ancora trovato la fede, la stavo cercando, probabilmente c'ero vicino. Il Signore era li, cercava di essere tangibile. Quando mi sono reso conto, con una semplice presa di coscienza, della grandezza del nostro Padre Eterno, sono sparite tutte le paure.

Non c'è niente che ci possa spaventare se noi siamo con il Signore!

CORRADO MAGGIA

forse rigettando il Cristianesimo avevo rifiutato il vero Dio?

Sono cresciuto con mia madre perché persi mio padre all'età di 2 anni. Negli anni in cui frequentai il Liceo Artistico di Biella e successivamente l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, deluso dalla religione ufficiale, iniziai la mia ricerca di Dio che mi portò a fare esperienze nello Yoga e ad approfondire lo studio dell'Induismo e di altre dottrine orientali. Per alcuni anni mi dedicai alla meditazione, alle posizioni Yoga per ascendere e per fondermi con l'Uno e conoscere la beatitudine e la verità, che mi avrebbe permesso di sfuggire alla ruota delle reincarnazioni e quindi alla morte. Il tormento interiore cresceva insieme alla fame di Dio, che continuava a nascondersi nonostante il mio impegno nella Sua ricerca. Venne il tempo dello spiritismo, del paranormale, delle dottrine esoteriche, dell'occultismo, della cosmogonia dei Rosacroce, per cercare di andare al di là del velo, ma niente, solo un profondo dolore che aumentava.

Grazie siano rese a Dio che ebbe pietà di me e decise di rivelare sé stesso nel giugno del 1977 quando avevo quasi vent'anni. Un mese prima dell'incontro con il Dio crocifisso, che avevo rifiutato per colpa dei Suoi rappresentanti, sentivo nel mio spirito che entro breve tempo Dio si sarebbe rivelato nella mia vita. L'incontro con Lui avvenne nella casa di una donna, madre di famiglia, che era diventata una Sua discepola. I suoi occhi splendevano di una luce soprannaturale, le sue parole erano cariche di amore e di vita, la sua gioia era contagiosa, mentre mi parlava del Dio fatto uomo che aveva dato la Sua vita per noi uomini. Aveva incontrato il Dio crocifisso, Gesù il Messia, morto e risorto dalla morte, ed era rinata spiritualmente. Antonietta, che era parte di un gruppo del Rinnovamento Carismatico Cattolico, aveva tutto quello che io volevo e che lo Yoga, gli sforzi ascetici, lo spiritismo e l'esoterismo non mi avevano dato e non avrebbero mai potuto darmi.

Forse mi ero sbagliato, forse rigettando il Cristianesimo avevo rifiutato il vero Dio?

Forse con l'acqua sporca avevo gettato anche il bambino? Se era così, perché non fare retromarcia, tornare a Lui e invitarlo nel mio cuore, chiedendogli di perdonare tutti i miei peccati, come Antonietta mi esortava a fare? Non era difficile, non mi costava nulla, e poi, stavo così male dentro. La mia semplice preghiera fu: "Gesù, se tu sei quel Dio che sto cercando, rivelati e ti servirò finché avrò vita". Un istante dopo fui investito come da una cascata di amore puro e da un fiume di pace; il vuoto pesante nel mio cuore sparì all'improvviso, lasciando il posto ad una gioia ed una pace indescrivibili. Le lacrime scorrevano irrefrenabili dai miei occhi, mentre mi sentivo totalmente avvolto e riempito dall'amore e dalla presenza di Dio. Sì era Dio, sapevo che era Lui, non era autosuggestione. Con lo Yoga conoscevo bene l'autosuggestione, grazie alla quale in precedenza avevo vissuto qualche istante di pace, ma ciò che stavo vivendo in quel momento era qualcosa di totalmente diverso. Persi la nozione del tempo, e in quell'attimo di eternità, sentii delle certezze dentro di me: ero stato schiavo inconsapevole di Satana fino a quel momento e il Signore Gesù mi aveva liberato da quella schiavitù. Sentivo Dio vicino, reale, sentivo il Suo amore e la Sua vita scorrere dentro. Ero stato cieco e ora vedevo! Ero rinato anch'io!

Era notte fonda quando ritornai a casa, ma dentro di me c'era la luce. Ringraziai e lodai Dio, per non so quanto tempo. Mentre lodavo Dio in italiano improvvisamente mi ritrovai a parlare in una lingua sconosciuta, come accadde ai 120 discepoli il giorno di Pentecoste quando furono riempiti dallo Spirito Santo.

Nei giorni successivi iniziai a divorare letteralmente la Bibbia. Desideravo conoscere la volontà di Dio per la mia vita. Negli anni precedenti ne avevo letto dei brani, ma non mi dicevano molto, non li trovavo appassionanti e affascinanti quanto le Cronache dalla Galassia di Isaac Asimov o Il Signore degli Anelli di Tolkien. Ma dopo il mio incontro con il Dio della Bibbia, la Bibbia aveva preso vita ed Egli mi parlava attraverso di essa. Finalmente la capivo e divenne per me più importante di qualsiasi altro libro. Da quel giorno il mio interesse per l'arte fu oscurato dal mio interesse per Dio. Capii che la mia ricerca artistica era in realtà la ricerca del mio Creatore, perciò decisi di dedicarmi totalmente al Suo servizio, collaborando con Lui a "dipingere" e "scolpire" nelle anime degli uomini la Sua l'immagine.

Volevo essere battezzato in acqua, perché leggevo negli Atti degli Apostoli che tutti quelli che avevano creduto venivano battezzati, ma quelli del Rinnovamento Carismatico Cattolico non erano d'accordo. Mi dissero che il magistero e la tradizione della Chiesa Cattolica insegnano il battesimo dei bambini e che quindi io ero già stato battezzato. Ma questa risposta non mi convinceva. La Scrittura parla di uomini e donne che venivano battezzati, non di bambini (Atti 8:12). Man mano che studiavo la Bibbia trovavo continue contraddizioni nell'insegnamento della Chiesa Cattolica rispetto a quello di Gesù e degli apostoli. Mi resi sempre più conto che dovevo fare una scelta, la mia coscienza me lo imponeva. Tentai di cambiare le cose dall'interno del mondo cattolico, ma quando mi resi conto che ciò non era possibile, scelsi di lasciare le tradizioni degli uomini per seguire Cristo e la Sua Parola. Lasciai il Cattolicesimo con mia moglie Anna e con pochi altri giovani che condividevano le mie stesse convinzioni, accusato di essere un protestante, un eretico. Nel 1980, confermati da parole profetiche di servitori di Dio, decidemmo di lasciare la sicurezza lavorativa, ci affidammo totalmente al Signore per il nostro mantenimento e imparammo a dipendere per fede per ogni nostra necessità, non chiedendo mai a nessuno un sostegno finanziario. Dio provvedeva e ancora oggi provvede in modo soprannaturale tutto ciò che serve alla nostra vita, affinché possiamo continuare a servirlo. E' stata ed è un'esperienza stupenda della paternità di Dio, il Quale si prende cura teneramente dei Suoi figli.

Gianluca Franzé

Europa Edizioni ha pubblicato il 13/04/2023 il romanzo delle vicende che hanno visto l'autore, Gianluca Franzé, protagonista di un oscuro cammino che infine ha trovato inaspettatamente la più profonda luce!

Clicca qui per saperne di più!

Crea il tuo sito web gratis!